Lo Spritz e il Bellini: due famosi cocktail
0L’aperitivo è una tradizione che dura da oltre 200 anni e che, in alcune città, ha ben resto assunto assunto le sembianze di un rituale irrinuciabile.
Non stupisce di certo scoprire che, fra queste città, spicca Venezia, con le sue due bevande tipiche, conosciute in tutto il mondo: lo Spritz ed il Bellini.
Profondamente diversi, questi due aperitivi hanno in comune il modo di essere gustati. In molte località, infatti, al tradizionale aperitivo, bevuto in piedi al bar ed accompagnato da pochi stuzzichini, si sono aggiunti via via elementi di contorno, tanto che in alcuni luoghi, più da stuzzichini, l’aperitivo viene accompagnato da veri e propri antipasti.
A Venezia invece non é così: l’aperitivo, rito consolidato per i Veneziani, ha mantenuto intatto il suo carattere di bevanda che precede il pasto, ma non ne é l’apertura e si consuma ancora oggi al bar, accompagnato da pochi stuzzichini come vuole la tradizione.
La bevanda tipica veneziana per l’aperitivo è lo Spritz. A base vino bianco, solitamente un prosecco, seltz, con un tocco di colore ed aroma dato da un aperitivo alcolico rosso (il Campar, il Cynar, l’Aperol o il Select) e l’aggiunta di una scorza di limone o di arancia a seconda della bevanda che viene aggiunta al vino, è il prodotto tipico a cui chi vista questa magica città non puo’ certo rinunciare.
Lo Spritz sembra essere l’evoluzione tutta veneziana di un’usanza nata tra i soldati dell’Impero Austro-Ungarico circa 150 anni fa, durante il periodo di occupazione della Repubblica Marinara di Venezia. Leggenda narra che i soldati, poco avezzi al consumo di alcolici, fossero soliti allungare con uno spruzzo d’acqua il vino locale che risultava essere, per loro, di una gradazione troppo elevata.
Allo spruzzo d’acqua Austro-Ungarico, i Veneziani hanno poi successivamente aggiunto diversi alcolici da aperitivo ottenendo diverse varianti di questa che è diventata una bevanda tipica veneziana. La base rimane comunque il vino bianco, prosecco o fermo che sia.
L’altro aperitivo tipico veneziano è il Bellini, divenuto uno dei più famosi cocktails italiani A base di vino bianco frizzante e polpa di pesca bianca frullata, venne creato negli anni ’40 da un barman, Giuseppe Cipriani. Fin dagli anni ’80, il Bellini viene prodotto e distribuito in tutto il mondo da un’azienda vinicola della Provincia di Venezia.
Il nome rimane quello datogli dal Cipriani che, si racconta, lo chiamò in questo modo per via del colore che gli rammentava la toga rosata di un Santo in un dipinto del Bellini.
Molto probabilmente il capo barista del famoso Harry’s Bar di Venezia, uno dei locali preferiti da personaggi come Ernst Hemingway ed Orson Well durante i loro soggiorni nella Serenissima, creò il Bellini senza pensare che, un giorno, il suo aperitivo sarebbe divenuto uno dei prodotti tipici della sua città e che un imprenditore francese avrebbe aperto una rotta commerciale proprio per il trasporto di pesche bianche per la sede di New York dell’Harry’s Bar, che rese famosa la tipica bevanda anche negli Stati Uniti d’America.