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L’arte del vetro

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L’arte del vetro è l’Arte Veneziana per eccellenza. L’antica tradizione dei maestri vetrai bizantini proseguì, dopo la caduta dell’Impero di Bisanzio, a Venezia, che già da numerosi anni intratteneva con Bisanzio numerosi e prolifici scambi sia commerciali che culturali.

Arte del vetro veneziano e dei bravissimi maestri di Murano

L’uso e la lavorazione del vetro si erano diffuse a Venezia già in epoca medioevale. Importante centro portuale e commerciale, la Serenissima divenne infatti in quel periodo anche grande centro di produzione di pietre di vetro colorate, che erano preziosa merce di scambio con in mercati Orientali. Alla caduta di Bisanzio, Venezia era quindi pronta a raccoglierne e perpetuare non solo l’attività artigianale legata alla lavorazione del vetro, ma anche e soprattutto l’eredità artistica. La capacità dei Maestri Vetrai, e gli impreziosimenti decorativi fanno si che oggi, quando si parla di Arte del Vetro, si debba inevitabilmente pensare a Murano. Davanti alle stupende creazioni in vetro di Murano, create utilizzando la tecnica della soffiatura del vetro, non possiamo restare che incantati: in queste creazioni, il confine fra artigianato artistico e ed arte si assottiglia al punto da divenire quasi impalpabile. Sottile, come un oggetto in vetro soffiato, che più che mostrare, a volte suggerisce le forme semplicemente giocando con la luce che lo attraversa. La tecnica utilizzata per la lavorazione artistica del vetro di Murano è quella della soffiatura, tecnica rimasta pressoché invariata nel corso dei secoli. Gli oggetti vengono creati completamente a mano, non potranno mai esistere due oggetti totalmente identici. La loro bellezza dipende esclusivamente dall’abilità, originalità e dalla bravura del creatore. Non è un caso e non è frutto di qualche stranezza semantica il fatto che gli artigiani che lavorano il vetro siano chiamati anche oggi, con l’antico nome dato agli artigiani le cui creazioni erano uniche e di altissimo pregio: Maestri. La tecnica della soffiatura tramite cannula di metallo, permette al Maestro Vetraio di prelevare con la canna da soffio il bolo, una goccia delle dimensioni desiderate di pasta di vetro incandescente, direttamente dal crogiolo. Tramite la cannula, il Maestro soffia dilatando la pasta vetrosa, modellandola velocemente con pinze e forbice e con rotazioni del bolo o della cannula. La pasta vetrosa, che estratta dalla fornace ha una consistenza semi-liquida, si raffredda e si indurisce velocemente, assumendo via via la forma desiderata. In caso di oggetti di grosse dimensioni, impossibili da soffiare prima del raffreddamento, si utilizzano grosse pinze per riscaldare l’oggetto ancora incompiuto e poterlo agevolmente modellare. L’arte veneziana della soffiatura del vetro non ha paragoni al mondo e, pur tenendosi anche in altri luoghi, i corsi di soffiatura del vetro che si tengono a Venezia sono i più ricercati. Ma l’arte del vetro non si è limitata alle creazioni artistiche: Angelo Barovier, un artista del vetro nato in una famiglia dalla lunga tradizione di Maestri Vetrai, inventò attorno alla metà del 1450, un impasto vitreo di particolare purezza, che venne da lui chiamato vetro cristallino o cristallo veneziano e per cui gli venne concesso, nel 1455, il diritto esclusivo di produzione.

Applique artistico in vetro di Murano lavorato esclusivamente a mano con la millenaria arte dei maestri muranesi Quando, per decreto della Repubblica di Venezia, nel 1292 tutte le fornaci adibite alla lavorazione del vetro vennero trasferite dal centro della città alla piccola isola di Murano, sicuramente nessuno avrebbe pensato che Murano diventasse la capitale mondiale dell’arte della lavorazione del vetro.Non più produzione di perle di vetro colorato per gli scambi commerciali, ma produzioni di artigianato artistico veneziano di altissimo livello. Una vera e propria arte del vetro, che riesce a coniugare l’antica tecnica della soffiatura, risalente al I secolo A.C. all’utilizzo di sottili foglie d’oro per la decorazione introdotto in epoca bizantina per creare oggetti sempre nuovi e meravigliosi. Gli oggetti in vetro di Murano, siano essi fini lavorazioni in vetro soffiato, o soprammobili, o vetri decorati, o splendidi lampadari a goccia, od eggetti di utilizzo quotidiano portano in sé l’inconfondibile impronta di un’arte veneziana che, arricchitasi attraverso i secoli, è giunta fino a noi attraverso l’abilità dei suoi Maestri che, ancora oggi, non hanno rivali al mondo.


Foto proveniente da: http://www.umbriacronaca.it, http://www.sognidicristallo.it
17 Agosto 2017 |

Caramelle in vetro di Murano

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L’arte vetraria e la creatività proprie dell’artigianato artistico veneziano non conoscono momenti di crisi né mancano di innovarsi. Originali, di mille forme e colore, alcune con inserti di murrine veneziane, altre che imitano forme e colori di coloratissimi bonbon sono le Caramelle in Vetro soffiato di Murano. Caramelle tipo Rossana in vetro Splendide decorazioni da inserire in una ciotola che le mostra in tutta la loro bellezza, le caramelle in vetro di Murano sono impreziosite sia dai colori che dai materiali: intarsi in oro, caramelle in oro ed in vetro: un incredibile e davvero originale dono per decorare la casa con oggetti che siano insieme piccoli oggetti d’arredamento e piccoli capolavori di artigianato artistico. Finemente lavorate, le caramelle in vetro imitano talmente alla perfezione le caramelle reali: la profusione di colori e di forme, la splendida riproduzione in sottilissimo vetro della chiusura in carta trasparente, con le sue volute ed i suoi riflessi, trasformano un oggetto normale ed usualmente poco osservato come le caramelle, in un prezioso oggetto di arredamento. Ce ne sono di tutte le forme e di tutti i colori, alcune semplicemente in vetro colorato, altre con lavorazioni a mosaico, altre ancora con murrine interne, altre, preziosissime, in oro e vetro soffiato. Descrivere le caramelle in vetro soffiato di Murano è impossibile: troppe sono le forme, i colori, i mirabili riflessi. Caramelle colorate con striatureOccorre davvero guardarle per apprezzarne la finezza della lavorazione, la grande qualità dei materiali. Le Caramelle di Murano non sono semplicemente un regalo davvero originale: le Caramelle in vetro soffiato di Murano ci raccontano di Venezia e della sua storia, ci parlano del continuo e tradizionale interscambio fra arte ed artigianato, fra lavorazione preziosa e talento artistico nel disegno. La caramelle in vetro soffiato di Murano sono innovazione, fresca e divertente, senza perdere nulla della preziosità che naturalmente possiedono, una preziosità profonda che viene dal passato, dalla grande tradizione artigianale dei Maestri Vetrai, che in maniera mirabile si accompagna e si sposa con la tradizione dei Maestri Orafi, creando piccoli e preziosi oggetti d’arredo per portare la bellezza dell’artigianato artistico veneziano nelle nostre case. Caramella a righeChi sia stato il primo Maestro Vetraio a creare una caramella in vetro soffiato non è dato sapere: forse uno, forse tanti. La maestria nell’arte e nell’artigianato che da Venezia hanno portato il vetro di Murano ad essere famoso e ricercato in tutto il mondo, non sono figli di un unico grande inventore, ma sono il prodotto di una tradizione artistica e culturale viva, sempre in movimento, sempre alla ricerca del nuovo e del bello. Forse non importa chi sia stato il primo a creare una Caramella in Vetro soffiato di Murano, forse è addirittura meglio non saperlo: le Caramelle in vetro ci permettono di portare a casa un piccolo, preziosissimo frutto della tradizione artigiana ed artistica veneziana, summa di una tradizione secolare e di uno spirito innovativo, sempre alla ricerca di nuovi modi per esprimere arte e talento in maniera rispondente ai tempi.


Foto proveniente da: http://www.veniceglassarts.com http://www.labottegadeicristalli.com http://www.bestvenice.it http://www.ebay.it/itm/1-Set-15-CARAMELLE-grandi-6-CM-in-VETRO-di-Murano-/220550925447
29 Luglio 2017 |

Murano è l’arte del vetro artistico

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L’Italia è un Paese ricco di storia, tradizioni, cultura. E’ un luogo magico e ammaliante, dove poter osservare ed imparare antiche arti e mestieri. Tra questi ve ne è uno nobile e affascinante, in cui l’arte si unisce alla chimica e che dona vita ad oggetti di rara bellezza.

Stiamo parlando del Vetro Artistico di Murano, il connubio perfetto tra storia ed innovazione, oggetti in cui ritrovare tutta la sapienza di mani abili e raffinate in cui il gusto e la qualità diventano uno dei marchi distintivi del nostro Paese nel mondo. Un buonissimo antipasto con la gransegola Proviamo ad immaginare un luogo dove tutto, forse, potrebbe accadare. Siamo a Venezia, nelle sue fiabesche lagune. Precisamente ci troviamo a Murano, un’isola della Laguna Veneta.
Benchè sia stata denominata per la prima volta solo nell’840, quest’isola ha origini molto più antiche; pare infatti sia stata fondata dai profughi di Altino, in epoca di invasioni barbariche. Un susseguirsi di eventi ci porta quindi fino al 1290, anno in cui fu decretato che tutte le vetrerie di Venezia venissero spostate a Murano a causa dei numerosi incendi (dovuti ai forni dei laboratori) che colpivano la Serenissima.

A Murano però la lavorazione del vetro era già presente da molto tempo, vi erano infatti sull’isola abili mastri vetrai che contribuirono nei secoli a rendere quest’arte famosa in tutto il mondo. Il trasferimento delle vetrerie a Murano fu positivo anche per un altro fattore. Con la presenza di tutti i laboratori su un’unica isoletta, era più facile controllare i traffici legati alla produzione del Vetro di Murano. Soprattutto però, era molto più agevole riuscire ad individuare i mastri vetrai che scappavano per esportare l’arte fuori dai confini nazionali. Qualcuno, tuttavia, vi riuscì e sembra che la nascita del “cristallo di Boemia” sia stata ispirata proprio dall’arte di alcuni mastri vetrai veneziani.
Murano arte del vetro artistico nell'isola dell'arte e della cultura venezianaL’epoca Medievale fu quindi il momento di “lancio” per Murano ed il suo vetro. Come nacque però quest’attività? Parte della storiografia narra che ad Aquilea, centro vicino a Venezia, ci fosse una grande attività di produzione vetraia. Il legame tra i due luoghi fu attestato da un documento, risalente al 982, in cui si leggeva di un mastro vetraio veneziano, Domenico. Negli anni a seguire, ulteriori documenti permisero di attestare l’importanza di Murano nell’ambito della produzione vetraia. Fu così quindi che Venezia, fino al 1300 fu l’unico centro in Europa a produrre raffinatissimi oggetti, grazie soprattutto alla presenza di Angelo Barovier, uno dei più grandi nomi del Vetro Artistico di Murano. Proprio grazie a lui ed alle sue conoscenze scientifiche, sono stati creati vetri così puri da sembrare cristalli, il lattimo ed il calcedonio.
Proseguiamo il nostro viaggio ed arriviamo al 1500, periodo in cui il Vetro di Murano vide il suo periodo di massimo splendore grazie alle conoscenze acquisite dai mastri vetrai durante tutto il ‘400. Fu proprio allora che iniziarono a delinearsi forme più essenziali e raffinate, il gusto si fece elegante e i laboratori davano vita a creazioni immortali, come i meravigliosi lampadari che ancora oggi possiamo ammirare ed i soffiati che addobbavano le tavole di tutti i nobili europei. Da questo momento in avanti i laboratori di Murano sono riusciti a ricreare nei loro prodotti tutta l’atmosfera di ogni momento storico, riportandone gusti, estetica ed interpretazioni.

L’Arte del Vetro di Murano ha conosciuto però anche dei momenti di crisi, dovuti alla concorrenza che si era scatenata a livello europeo e che mirava a togliere il primato all’Italia. Fu però, nel 1861, l’apertura del Museo Vetrario e la Scuola di disegno per vetrai, a risollevare la produzione dalla crisi da cui era stata colpita.
L’Arte non è solo sogno, impulso e creatività. Per poter arrivare a livelli d’eccellenza internazionale, ha bisogno di una tecnica studiata fin nei minimi particolari e quella del Vetro Artistico di Murano ne ha una ben precisa e molto particolare. Scopriamone ora qualche piccolo passaggio.
Innanzitutto diciamo che il vetro veneziano è sodico. Cosa vuol dire? Alla sabbia destinata a diventare vetro tramite fusione (la silice), viene aggiunta la soda che serve a farla fondere a temperature più basse. Questa preparazione veniva effettuata di sera; la notte era il momento ideale per fondere il tutto in modo da poter modellare la pasta di vetro il giorno successivo. Naturalmente, i passaggi sono molti, dalla stabilizzazione alla colorazione, la molatura e molto altro ancora, ma alcune tecniche restano ancora un segreto per i più.
Attualmente esiste una scuola per tutti coloro i quali volessero intraprendere la professione di vetrai e dedicarsi alla lavorazione del Vetro Artistico di Murano. E’ stata aperta nel 2001 ed è l’erede di quella storica fondata nel 1861. Si tratta della Scuola del Vetro “Abate Zanetti”; prevede corsi annuali e/o biennali ma anche corsi intensivi estivi durante i quali perfezionare tecniche e conoscenze acquisite.
L’arte vetraia di Murano è ancora viva e ben radicata nel territorio veneto e, grazie a recenti politiche di riqualificazioni terriotoriali, si mira sempre più a diffondere e valorizzare nel mondo i nostri marchi nazionali storici ed artistici.


Foto proveniente da: http://katiecarole.blogspot.it, http://www.murano-vetro.com
29 Maggio 2017 |
ARTIGIANATO E PRODOTTI TIPICI VENEZIANI
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