I maestri vetrai
0L’arte della lavorazione del vetro ha origine lontanissime. Sin dalla preistoria il vetro venne conosciuto come prodotto naturale, prova ne sono i numerosi oggetti ricavati dalla lavorazione dell’ossidiana.
Le testimonianze più antiche di artigianato vetrario vero e proprio, risalgono ai Fenici ed agli Egizi che, in particolar modo durante la XVII dinastia, raggiunsero una altissima perfezione nella produzione e lavorazione del vetro. Ad Alessandria d’Egitto, centro di vetrerie d’eccellenza, nacque l’intaglio del vetro a scopo decorativo. La lavorazione del vetro, già nel 2000 a.C, contemplava la fusione di paste vitree colorate con cui venivano ricoperte piccole statue votive, maschere, amuleti, oggetti d’uso quotidiano come piccole tazze. Già allora, con la fusione ed il raffreddamento all’interno di stampi della pasta vitrea, venivano formate perle di varie forme, dimensioni e colori.Con la conquista da parte di Roma, ci fu uno spostamento da alessandria d’Egitto che portò i migliori Maestri Vetrai nella capitale dell’Impero. A Roma, venne inventata la cannula in ferro che ancora oggi si utilizza nella lavorazione artigianale del vetro.
La tecnica della soffiatura del vetro, venne tramandata quasi immutata sino ai giorni nostri. Durante il Medioevo, fu Bisanzio a portare ad un altissimo livello la lavorazione del vetro. Qui fu infatti inventata la tecnica della sovrapposizione di due strati di vetro tra i quali venivano posizionate decorazioni in oro che trasparivano in superficie. I Maestri di Bisanzio diedero un forte impulso alla lavorazione del vetro in ambito artistico e tessere di vetro colorate o sovrapposte con decorazioni all’interno, andarono ad arricchire i mosaici bizantini. Caduta Bisanzio, centro dell’arte e dell’artigianato vetrario divenne l’isola di Murano, a Venezia, dove da oltre 500 anni si praticava la lavorazione del vetro. In epoca medioevale, infatti, l’uso del vetro si diffuse in maniera capillare in tutta Venezia poichè le perle di vetro colorato venivano largamente utilizzate negli scambi commerciali con l’Oriente. Non a caso, ancora oggi i luoghi in cui vengono prodotte le perle di vetro colorato vengono chiamate “conterie”. Nel 1291, dietro ordine della Repubblica di Venezia preoccupate per le possibili, devastanti conseguenze per la città di un eventuale incendio, tutte le fornaci per la lavorazione del vetro del centro storico vennero trasferite sull’isola di Murano.
Questo trasferimento dei grandi Maestri Vetrai sull’isola, portò pian piano ad identificare Murano come il centro mondiale d’eccellenza nella lavorazione artigianale del vetro. L’alta concentrazione di vetrai in un luogo abbastanza ristretto, diede nuovo impulso alle tecniche di lavorazione del vetro. A Venezia, risiedevano infatti i Maestri migliori al mondo e alla produzione di vetri per vetrate, tessere in vetro colorate, perline in vetro per collane, ben presto si affiancò anche la produzione di oggetti in vetro soffiato, mirabili capolavori di artigianato artistico in vetro, che vennero via via esportati in tutto il mondo e che legarono indissolubilmente il nome di Murano agli splendidi oggetti di vetro soffiato, di cui divenne la capitale mondiale.
In questo periodo della storia, i vetrai si trovarono in una posizione abbastanza particolare: da un lato erano artigiani famosi e stimati in ogni parte del mondo, dall’altro erano considerati così strettamente legati alle sorti delle Repubblica di Venezia che venne loro impedito di trasferirsi in altre località, sia per tema di perdere la loro bravura, sia perché Venezia custodiva gelosamente il ruolo di capitale della lavorazione del vetro e non voleva rischiare di essere soppiantata da un’altra città. Durante questo periodo, si legò alla lavorazione del vetro anche la famiglia Barovier, di cui un discendente lascerà, durante il periodo rinascimentale, una profonda traccia nella storia creando il cristallo. Oggi la tradizione dei Maestri Vetrai non è sicuramente terminata: dalla produzione di opere mirabili che fondono l’arte del mosaico in stile bizantino con le più moderne tecniche di lavorazione del vetro, ai preziosi oggetti di artigianato artistico, ai famosi lampadari a gocce in vetro di Murano, a vere e proprie opere d’arte in vetro soffiato.
Non mancano a Venezia le scuole per apprendere questo millenario ed affascinante mestiere, che combina doti artigianali di altissimo livello e sensibilità artistica: dalla lavorazione di perle colorate, alla lavorazione di opere in vetro soffiato, la tradizione dei Maestri è ben lungi dallo scomparire.